8 – 9 ottobre

 

Mercoledì 8 ottobre

 

Non mi ero resa conto che non scrivo dal 26 settembre! Rimedio subito.

A dire il vero questa cosa l’ho realizzata ieri, secondo anniversario del 7 ottobre 2023, nefasto giorno in cui si verificò l’attacco di Hamas a Israele.

E volevo parlarne visto anche che mi occupo di Diritto Internazionale Umanitario; ma alla fine è stato (ed è tutt’ora!), giustamente, un tale bombardamento di notizie che mi è sembrato inopportuno esprimermi perché avrei detto cose ovvie.

Faccio solo una veloce annotazione.

Nelle due situazioni di crisi internazionale attualmente in atto – Russia/Ucraina e Israele/Palestina – il Diritto Internazionale Umanitario è puntualmente disatteso; questa è anche l’obiezione più ricorrente quando lo spiego nel corso delle mie lezioni. Sembra addirittura una contraddizione in termini “regolamentare” una guerra; ma lo scopo iniziale era quello di rendere le guerre – che paiono inevitabili, nonostante la memoria storica – almeno più umane, cercando di limitare al massimo le sofferenze di chi la guerra la combatte (militari) e di chi la subisce (popolazione civile). Anche se in realtà la guerra la subiscono tutti! Il 7 ottobre 2023 ha tutte le connotazioni per dichiarare il pieno fallimento del DIU e la sproporzione della risposta di Israele alla strage di Hamas.

Le considerazioni ora diventano due perché ieri sera ho dovuto interrompere e, nel frattempo, Israele e Palestina hanno raggiunto un accordo: FANTASTICO, ma, dico io, come dicono tanti: erano necessari più di 70.000 morti palestinesi cui si aggiungono i 1.200 israeliani del 7/10/23,  le sofferenze dei 250 ostaggi presi da Hamas  e tutta la distruzione di Gaza?   

Detto questo, anche per evitare di ripetermi, invito chi fosse interessato a saperne di più, a leggere i miei articoli sul Diritto Internazionale Umanitario nella sezione “Le mie lezioni” del blog. Colgo anche l’occasione per informare (la notizia è di stamattina, fresca fresca) che terrò tre incontri presso l’UNI Cagnola di Gazzada sulla Nascita e Storia della Croce Rossa (Internazionale prima e poi anche di quella Italiana) nei giorni di mercoledì 18 e 25 novembre e 2 dicembre.

Torniamo al lasso di tempo intercorso dall’ultimo “diario del giorno” che ho pubblicato e che, come dicevo in apertura, risale al 26 settembre u.s.

Ho fatto molte cose nel frattempo, non ultima ho “imbastito” il reportage su Hong Kong e Macao che conto di terminare tra non molto e che chiuderà – per ora – la serie dei miei viaggi in Estremo Oriente.

Dopo di che tornerò in Europa.

Ho cominciato due corsi di lingue all’UNI Cagnola (Università delle Tre Età) di Gazzada: Inglese e Francese. In verità queste sono due lingue che parlo, ma, siccome non le parlo spesso, voglio mantenermi in esercizio e mi è sembrata un’ottima opportunità tornare, per così dire, a scuola.

Senza contare che è anche un’ottima opportunità per conoscere persone nuove e dato che qui in zona abito stabilmente da poco più di un anno, frequentando i corsi di cui sopra, conoscerò altra gente e mi farò conoscere.

Ieri mattina uscendo di casa per una commissione – essendo meno di corsa del solito – mi sono soffermata sull’”eco punto” (come lo chiamo io) del mio condominio, di cui vi ho parlato approfonditamente a proposito della raccolta differenziata e di quanto sia fatta male! Infatti ci risiamo: sacchi gialli (plastica) non ritirati perché non logati Coinger. Mi dovrò riattaccare al telefono: Comune di Cavaria e Coinger. Dovrò premettere che nell’utenza ci deve essere un branco di ignoranti che non ha ancora capito che se il sacco non è quello del gestore non lo ritirano…ma, alla fine, nel contempo dovrò anche sottolineare che chi ha messo lì i sacchi (comunque gialli) non se li riporterà in casa perché gli operatori ecologici ci hanno appiccicato sopra il “bollone” che ne decreta l’inammissibilità!

C’è chi vocifera che i sacchi irregolari sono stati buttati lì da persone estranee al condominio; può darsi, ma…..c’è davvero chi può arrivare a caricare i sacchi dell’immondizia in macchina e/o portarseli a spasso per depositarli nell’eco punto del condominio altrui? Mah…..

Siamo d’accordo che le regole devono essere rispettate, anche quelle un po’ demenziali, e pare impossibile che a molto tempo dall’entrata in vigore delle modalità della raccolta ci sia ancora chi non ha capito che se i sacchi per la raccolta della plastica non sono quelli ufficiali non vengono portati via. Purtroppo l’Italia, si sa, è il paese di tante regole non rispettate; quando protesteremo in tanti (come succederà) con il Comune e con il gestore per i sacchi abbandonati lì da settimane, alla fine li dovranno rimuovere perché poi diventa una questione di igiene pubblica, non solo di estetica. Ma bisogna sempre affannarsi per ottenere quello che parrebbe essere un servizio dovuto?

Stop. Per oggi basta. Vi lascio alla lettura e vi mando un caloroso saluto. Si son fatte le 18.30 di giovedì 9 ottobre; perciò anche una buona serata!

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